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Storia del Parco Archeologico
di Baratti e Populonia

Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Timeline

Anni '70-'80

Pianificazione del territorio coordinata dei Comuni della Val di Cornia con l’individuazione delle aree da destinare a parco pubblico territoriale.

Anni '80-'90

Ricerca scientifica finalizzata alla conoscenza di alcune aree di parco (parchi archeologici) per la realizzazione di masterplan dei Parchi archeologici che ne definiscono gli aspetti di valorizzazione, la fruibilità e i servizi.

Anni '80-'90

Acquisizione delle aree attraverso espropri o accordi bonari (Parco Archeominerario di San Silvestro, Parco Archeologico di Baratti e Populonia, Parco Costiero della Sterpaia).

1996-1998

Scavi condotti dalla Società Parchi Val di Cornia sotto la direzione scientifica della dottoressa Antonella Romualdi.

1997-1998

Lavori di realizzazione del Parco Archeologico di Baratti e Populonia.

1998

Convenzione sottoscritta fra Stato e Parchi Val di Cornia, in cui le parti si impegnano a conservare e valorizzare l’area con un’attività congiunta, ciascuno secondo le proprie competenze. Attualmente la gestione è affidata alla Parchi Val di Cornia in regime di un accordo tra Ministero Per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana e Comune di Piombino introdotto dal Codice Urbani e sottoscritto nel 2007 (prima esperienza nazionale).

11 luglio 1998

Inaugurazione del Parco Archeologico di Baratti e Populonia.

2001-2003

Attività di ricerca archeologica sul Promontorio di Populonia.

2004

Apertura di tutti i servizi al pubblico (centro di documentazione, ostelli, punti ristoro) realizzati nei parchi.

2004

Completamento della campagna di scavi triennale 2002-2004 nelle aree del promontorio di Populonia, finanziata con fondi della Regione e del Ministero BCA, condotta sulla base di un unico progetto di ricerca coordinato tra Soprintendenza Archeologica, Università di Siena, Pisa, Firenze, Venezia, Comune di Piombino e Parchi Val di Cornia S.p.a in qualità di soggetto attuatore del progetto, con contestuale redazione, approvazione e finanziamento, con fondi Docup Regione Toscana, del progetto per l’ampliamento del Parco Archeologico di Populonia, conseguente alla campagna di scavo del triennio 2002-2004.

2005

Attività di scavo all’Acropoli di Populonia per ampliamento del Parco Archeologico di Baratti e Populonia.

2007

Sottoscrizione dell’accordo tra Ministero Per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana e Comune di Piombino introdotto dal Codice Urbani. Attualmente la gestione è affidata alla Parchi Val di Cornia. Apertura dell’area di Parco nel Promontorio e Acropoli di Populonia.

2013

Programme opérationnel italie – france “maritime” 2007-2013. Objectif coopération territoriale européenne – piano finanziario progetto “accessit” – itinerario del patrimonio accessibile – Consolidamento e parziale realizzazione a scala reale del podio di uno dei tre templi conservati a livello di fondazione nell’area dell’acropoli di Populonia.

Anni 2014-2018

Progetto Acus – Ales Arte Lavoro e Servizi S.p.A per un importo complessivo di € 1.000.000,00, realizzato dalla società Parchi Val di Cornia per conto del comune di Piombino.
Gli interventi realizzati all’Acropoli di Populonia sono decisamente importanti e hanno completamente cambiato l’impatto visivo e cognitivo dell’area archeologica: è stata realizzata la ricostruzione dell’intero basamento di uno dei templi, sono stati resi visibili al pubblico pavimenti musivi restaurati, è stato realizzato un nuovo percorso di visita che costeggia le antiche mura. Inoltre si sono conclusi importanti lavori di restauro sulla strada basolata e un intervento di primo restauro conservativo sulla terrazza dell’edificio de Le Logge, al complesso termale con pavimento in spicatum e ambiente con nicchie, per salvaguardarne gli intonaci parietali e il pavimento. Sulla terrazza è stato realizzato un nuovo percorso, con uno spettacolare punto panoramico e la possibilità di accedere nei vani ipogei collocati al di sotto del ninfeo monumentale che in origine ospitava il Mosaico dei Pesci, esposto oggi al Museo Archeologico del Territorio di Piombino, di cui sarà collocata in situ una copia, realizzato a Ravenna secondo la tecnica musiva tradizionale.
Inoltre, nell’area delle capanne sul Poggio del Telegrafo, è stato ricostruito un importante edificio capannicolo di fine VIII sec. a.C., luogo di riunione dell’élite populoniese di epoca villanoviana, chiamata “La casa del Re” per le evidenze relative all’atto di fondazione della città. La capanna è stata realizzata secondo le metodologie dell’archeologia sperimentale.
Sempre grazie al finanziamento Ales spa anche l’altra area del Parco (l’area della Necropoli di San Cerbone) ha avuto nel 2016 una novità che si affianca al restauro conservativo di alcune tombe: il nuovo allestimento in musica, suoni e parole della Tomba dei Carri.

Anni &&&&

Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 – “Gli Etruschi in Toscana. Le città dell’Etruria” e cofinanziato dal Comune di Piombino in partenariato con i comuni di Volterra e Cortona.
Progetto esecutivo per gli interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico del Parco di Baratti e Populonia in cui rientra il progetto di ricerca sull’Acropoli.
Per l’ambito delle necropoli, gli aspetti prevalenti del progetto in corso hanno sostanzialmente riguardato la riconfigurazione dell’area dell’ingresso al parco per renderla più funzionale dal punto di vista della comprensione dei servizi e delle viabilità, e l’integrazione paesaggistica di alcuni tratti delle recinzioni, oltre ad un intervento di consolidamento strutturale del dromos della tomba dei Carri.
Per quanto riguarda l’acropoli, il progetto si propone invece una riconfigurazione generale degli spazi di visita, con integrazione dei percorsi e degli itinerari attuali, necessariamente affiancata da consistenti opere di restauro e di conservazione, a integrazione di quanto realizzato con precedenti finanziamenti.

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