Aperti per restauro all’Acropoli di Populonia: anteprima del Mosaico dei Neri
La mattina di sabato 8 gennaio 2022, al Parco archeologico di Baratti e Populonia si è svolto un nuovo appuntamento di “Aperti per Restauro”, organizzato dalla società Parchi Val di Cornia.
Una speciale visita gratuita al cantiere di restauro dell’Acropoli di Populonia inserito nel grande progetto di conservazione e valorizzazione finanziato dal Fondo Europeo POR FESR Toscana 2014-2020, per un importo complessivo di oltre 1.500.000,00 di euro. Il progetto, che sta giungendo al termine, si distingue per la stretta e costante collaborazione tra la Parchi Val di Cornia SpA, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, il Comune di Piombino, ente co-finanziatore, e l’Università degli Studi di Siena e ha visto l’affidamento dei lavori al RTI Piacenti Spa – la Calenzano Asfalti SpA.
I partecipanti sono stati accompagnati in questa passeggiata alla scoperta delle novità dell’Acropoli dagli archeologi e dai restauratori coinvolti nel progetto, in un percorso condiviso con Andrea Camilli della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno: Marta Coccoluto (Parchi Val di Cornia SpA), Stefano Camporeale e Cynthia Mascione (Università degli Studi di Siena), Giuseppe Fichera, Marcello Piacenti e Teodoro Pelligra (Piacenti Spa).
In particolare, i visitatori hanno potuto approfittare dell’opportunità di ammirare in anteprima, in tutto il suo splendore, il “Mosaico dei Neri”, scoperto nel Duemila durante la campagna di scavi condotta dalle Università di Siena e di Pisa, nell’ambito del progetto coordinato dalla società Parchi e con la direzione scientifica della Soprintendenza, per la realizzazione del secondo lotto del parco archeologico, e oggi restaurato per assicurarne la conservazione e la successiva apertura al pubblico.
Il mosaico decorava una nicchia del caldarium, l’ambiente caldo del complesso termale, e ancor prima del restauro, già appariva la vivace policromia della sua composita raffigurazione. Al centro si trova un fiore a dodici petali dentro una cornice a due fasce, con delfini guizzanti e onde correnti e, nei pressi della soglia della nicchia, sono rappresentati due busti di neri, caratterizzati in modo eccellente: grandi occhi spalancati e carnose labbra rosso corallo che contrastano sull’incarnato scuro della pelle del volto e delle spalle, sontuose tuniche di colore verde azzurro fermate sulle spalle da due fibule di diverse tonalità di giallo che restituiscono la lucentezza e il bagliore dell’oro.