Progetto POR FESR 2014-2020: opere di restauro e valorizzazione al Parco archeologico di Baratti e Populonia
Progetto POR FESR 2014-2020. Interventi di conservazione attiva e valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico del Parco Archeologico di Baratti Populonia – Comune di Piombino (LI)” – CUP H77H16000770006
Giungono al termine al Parco archeologico di Baratti e Populonia i lavori previsti dal grande progetto di conservazione e valorizzazione finanziato dal Fondo Europeo POR FESR 2014-2020 per un importo complessivo di oltre 1.500.000,00 di euro.
Il finanziamento rientra nell’area tematica “Gli Etruschi in Toscana: le città dell’Etruria” all’interno dell’azione di “Promozione e valorizzazione della rete dei grandi attrattori culturali museali” previste dal Programma Regionale della Toscana FESR 2014-2020 e si distingue per la stretta e costante collaborazione tra la Parchi Val di Cornia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, il Comune di Piombino, ente co-finanziatore, e l’Università degli Studi di Siena.
Un progetto integrato e complesso, che ha riguardato sia l’area delle necropoli che l’acropoli di Populonia, con importanti interventi di restauro e di valorizzazione attesi da tempo, il cui percorso di realizzazione ha confermato il valore del modello virtuoso adottato da Parchi Val di Cornia, che ha gestito il finanziamento, in cui ricerca archeologica, conservazione e valorizzazione sono saldamente intrecciate per lo sviluppo dell’offerta del parco.
Concluse le opere di restauro a tutela del patrimonio archeologico dell’area dell’Acropoli di Populonia, che in più occasioni sono state presentate al pubblico anche grazie agli appuntamenti periodici “Aperti per Restauro”, si è proseguito con le azioni volte alla valorizzazione e alla comunicazione dei risultati delle recenti campagne di scavo.
Pavimentazioni e mosaici restaurati, ricerca, restauro e valorizzazione dell’edificio termale situato nell’area sopra Le Logge (uno degli edifici termali più antichi e meglio conservati mai ritrovati in Toscana ed Etruria) con la riapertura del Mosaico dei Neri (scoperto nel Duemila durante la campagna di scavi condotta dall’Università di Siena), lo scavo e il restauro dell’antica cisterna sono solo alcuni degli importanti interventi realizzati in questa area nell’ambito del progetto.
Sono stati realizzati anche strumenti di supporto alla visita dedicati ai bambini, come pannelli didattici e una mappa gioco.
Per quanto riguarda l’area della necropoli si è proceduto ad un importante intervento di restauro della Tomba dei Carri e alla riqualificazione dell’ingresso principale e dei percorsi. Per quest’ultimo intervento è stato attuato un progetto complesso che ha dovuto conciliare diversi fattori: la sicurezza e stabilità per l’attraversamento della piazza da parte della strada vicinale, la scelta di materiali che ben si inserissero nel contesto con preferenza per quelli locali, il tutto con la massima attenzione all’equilibrio paesaggistico del Golfo di Baratti.