Tesori ritrovati. Una storia in continua evoluzione
Il Palazzo Nuovo, sede del museo Museo archeologico del Territorio di Populonia, sorge nel 1807 su progetto dell’architetto Gabrielli, nell’ambito dell’organizzazione dei palazzi imperiali della Piombino napoleonica e dei principi Felice ed Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone: aveva la funzione di ospitare su una superficie di circa 1800 metri quadrati la corte ai piani superiori e servitori, cuochi e altre maestranze al piano terra.
Trasformato in scuola all’inizio degli anni 60, viene poi abbandonato agli inizi degli anni 90.
Dopo la demolizione del padiglione scolastico che occupava parte dello spazio originario di Piazza Cittadella, l’intervento di restauro ha recuperato i caratteri originari, tipologici e architettonici del palazzo.
Il contesto fortificato della Cittadella, dove alla fine del ‘400 si era sviluppato il complesso urbanistico degli Appiani raccolto all’interno delle mura e degli spalti che si allungano nella scogliera, ha così riacquistato il valore originario di punto di riferimento per la città e il territorio, polo di attrazione per le attività culturali di Piombino e del suo comprensorio.
La collezione ospitata nel Museo archeologico del Territorio di Populonia è principalmente costituita da materiali rinvenuti nel territorio della antica città di Populonia tra ‘800 e ‘900. In minima parte si tratta di reperti acquisiti al patrimonio pubblico da collezioni private, da confische e da donazioni.
Il nucleo più sostanzioso, all’interno del quale si trova l’anfora argentea di Baratti, era depositato nei magazzini del Museo Archeologico di Firenze, dal quale è giunto al Museo di Piombino nel 2001, per il primo allestimento
Nel corso degli anni, la Collezione si è progressivamente ampliata e gli allestimenti arricchiti con postazioni interattive e multisensoriali.
Il Museo Archeologico del territorio di Populonia è un museo in continua evoluzione, che, oltre a documentare la lunga storia degli scavi effettuati, si propone di essere luogo di riferimento per le indagini archeologiche tuttora in corso nei quartieri urbani e nel territorio dell’antica città di Populonia.